Gli eSports

esports

Abbreviazione di sport elettronici, esports indica la competizione con i videogiochi a livello professionale.
Nello stesso modo degli sport convenzionali come il tennis e il golf esistono tornei per i migliori giocatori del mondo per competere tra loro e vincere premi in denaro e notorietà.
Gi esport, portando singoli giocatori o squadre di giocatori a competere in vari videogiochi come Overwatch, League of Legends (LoL), Call of Duty (CoD), Defense of the Legends 2 (DOTA 2).
Queste competizioni sono emozionanti non sono per i professionisti dei videogame ma anche per tutti gli spettatori che ogni anno si appassionano a questa disciplina.

Il luogo più comune in cui guardare gli sport è online. Computer, tablet, dispositivi mobili e smart TV sono perfetti per lo streaming di eventi live online gratuitamente. I servizi di streaming più popolari per egaming sono attualmente Twitch.com e YouTube.com. Queste due reti di streaming offrono molti tornei di esports ufficiali, archivi e altri contenuti sul gioco e sui giocatori.
Anche gli esport stanno facendo strada in televisione mainstream. Reti come ESPN e TBS hanno trasmesso la copertura degli sport e visto che la popolarità di questo sport continua a crescere.

Gli esport alle prossime olimpiadi

Dopo molti dibattiti e discussioni negli ultimi mesi, l’ esport entrerà a far parte dei Giochi olimpici, o per lo meno è in programma discutere di questo.
Mentre gli esport non saranno ufficialmente in programma alle Olimpiadi del 2020 a Tokio, gli organizzatori hanno rivelato che eventi virtuali saranno organizzati insieme alle gare sportive solite che si terranno nella capitale francese in occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024.

Non ci saranno gli sparatutto, che il presidente del Comitato olimpico internazionale (CIO), Thomas Bach, ha ripetutamente evidenziato che non saranno mai aggiunti ai vari Giochi, ma comprenderanno invece le versioni online degli sport esistenti già presenti nel programma (tennis, volley, calcio, ecc..).
La proposta più concreta finora in questa direzione è venuta da World Sailing dopo che l’organismo governativo globale ha promosso le regate offshore a Parigi nel 2024.
Parigi 2024 ha annunciato la possibilità di discutere con altre federazioni internazionali in merito alla possibilità di organizzare questi eventi, che gli organizzatori sostengono aumenteranno le opportunità di coinvolgimento per i fan e gli spettatori, si svolgeranno nel corso dei preparativi per i Giochi Olimpici.

L’unica cosa necessaria è l’approvazione dal CIO, per far si che gli esport possano esordire nell’edizione dei Giochi Olimpici 2024
A prima vista, sembra un’idea promettente e allettante.

Se il CIO darà il via libera a World Sailing e Parigi 2024, i fan di tutto il mondo potranno competere in tempo reale contro atleti d’élite, offrendo loro la possibilità di condividere l’esperienza olimpica.
Questo potrebbe contribuire ad affrontare una criticità delle Olimpiadi, vale a dire che i giovani di oggi sono semplicemente troppo distratti per interessarsi ai Giochi tradizionali e diventare dei fan attivi che seguono in tv o nel Paese ospitante i Giochi.
Parigi 2024 era preoccupato di sottolineare che l’esailing non faceva parte del programma concreto, ma l’annuncio, un po ‘perso in mezzo alla fanfara sui quattro nuovi sport proposti ad entrare nel circolo Olimpico, segna un passo significativo verso la risoluzione dei problemi riguardo al seguito ce questa competizione ha tra i più giovani.

I professionisti degli esports si allenano ai giochi anche 15 ore al giorno

una delle discussioni di maggiore rilevanza all’interno del mondo esports è la quantità di tempo che i giocatori professionisti trascorrono dietro una tastiera o con un joypad in mano per allenarsi.
Una rapida ricerca farà emergere che la maggioranza dei professionisti fanno allenamento dalle 12 alle 15 ore al giorno.
Il tempo di allenamento è ancora piuttosto frammentato, ma date le diverse richieste tra giochi e generi, questa non è sempre una regola.

L’industria degli esport si sta rapidamente professionalizzando e una conseguenza di ciò è stata un approccio standardizzato alla formazione di nuovi atleti.
Ora che ci sono delle vere e proprie organizzazioni di squadra, anche gli obiettivi da raggiungere sono più difficoltosi.
Al contrario di quanto si possa pensare c’è una crescente domanda di allenatori fisici, nutrizionisti e persino specialisti che aiutano con postura e posizione seduta.

Gran parte di questi professionisti decidono di riunirsi nella stessa casa in modo tale da avere maggiore competizione durante gli allenamenti, in modo tale da acquisire nuove tecniche di gioco o comunque migliorare i propri punti deboli.
La grande maggioranza di questi atleti hanno un età che va dai 20 ai 35 anni.
Non solo giocare ma un impegno davvero importante, live continue, tempo per dormire è molto poco, stress e continue sfide, diventare un gamer professionista non è per niente un gioco
Per tutte queste ragioni essere un atleta dell’esport è piacevole ma richiede comunque molta dedizione e passione, perché giocare ai videogiochi può essere un passatempo per i ragazzi normali, ma quando diventa un lavoro, l’impegno, i sacrifici e il tempo richiesto sono davvero notevoli

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