Ci fu un tempo, di cui alcuni non hanno memoria, in cui AMD spadroneggiava con la sua gamma di processori serie XP, impadronendosi di importanti fette di quel mercato che era stato quasi interamente dominio di Intel. La concorrenza subì duri colpi, i Desktop non erano più dominati da Intel; nondimeno quel periodo finì, lasciando ad AMD il doversi barcamenare per anni cercando di ritagliarsi una fetta di mercato, tuttavia senza mai riuscire ad infastidire la concorrenza, avendo patito il peso della nuova architettura multicore contro cui non aveva saputo offrire soluzioni concorrenziali. Ciò, quantomeno, fino ad oggi.
I nuovi processori AMD Ryzen di terza generazione
Lisa Su, CEO e presidente di AMD, durante il Computex di Taipei, ha presentato la nuova gamma di processori, monopolizzando con determinazione il palco. In effetti è proprio AMD ad avere impressionato il pubblico, mentre la concorrenza ha taciuto. I nuovi processori Ryzen 9 hanno scosso, affascinato ed entusiasmato gli appassionati, facendo parlare di sé da subito e con enorme interesse. L’architettura Zen 2 è apparsa con le sue accattivanti doti e prestazioni, facendo brillare gli occhi di tanti, lasciando intendere che il dominio Intel era prossimo a patire un netto indebolimento.
Questa terza generazione di Ryzen offre un aumento sensibile prestazionale del 15% riguardo l’IPC, cioè l’Instructions per clock, sulla carta capace di accrescere di molto le possibilità a livello di singolo core. Inoltre il TDP è sceso di tanto, parliamo di 65 Watt sino a 105 Watt, un risparmio energetico realmente interessante.
La produzione a 7 nanometri consente di raggiungere elevate prestazioni e bassi consumi, a fronte di un aumento dei core e delle loro performance. Sul piano dell’overclock, la nuova famiglia dei processori AMD può rivelarsi estremamente interessante; l’architettura Zen 2 consentirebbe di raggiungere dei veri ed autentici record, spodestando con decisione la concorrenza.
I modelli presentati al Computex non sono gli unici, altra sorpresa è stata l’annuncio del Rayzen 3950X, 16 core e 32 threads, il cui boost raggiunge l’interessante frequenza di 4,7 Ghz e consumi limitati a 105 Watt. Insomma l’architettura Zen 2 si presenta come la soluzione AMD per riprendersi una buona fetta del mercato, ritornando a quel passato in cui Intel pativa la concorrenza di una società dalle dimensioni nettamente inferiori, ma dalla grinta e dalle capacità offensive impressionanti.
AMD Ryzen 9 3900X
Parliamo di un processore che offre 12 core e 24 threads con una frequenza di 3,8 Ghz ed un boost di 4,6 Ghz, mantenendo un TDP di 105 Watt e una cache di 70 MB. Da subito possiamo notare come i primi dati siano molto interessanti; abbiamo un netto incremento dei core, ma tutto mantenendo un consumo contenuto.
Ciò, come abbiamo visto, grazie all’architettura Zen 2 a 7 nanometri capace di garantire un salto prestazionale parecchio importante rispetto alla passata generazione di processori AMD. A livello di comportamento complessivo, il Ryzen 9 3900X stupisce ed appassiona, comportandosi come una belva pronta a divorare gli avversari.
I benchmark consentono di comprendere come sia capace di elevarsi e di sapere aggredire con decisione la concorrenza, potendo anche superare l’I7 9900K che si posiziona come diretto concorrente.
Numerosi sono i test eseguiti che permettono di valutare il Ryzen P 3900X come la soluzione attualmente migliore per la sua fascia di mercato, con i core che lavorano a dovere ed offrono potenza da sfruttare in ogni ambito. Parliamo di situazioni lavorative, ma anche il gaming.
Su questo punto sembra che AMD si sia impegnata molto, permettendo alla sua nuova generazione di processori la possibilità di conquistare sempre più spazio tra i videogiocatori concedendo prestazioni elevate. Con l’architettura Zen 2 a 7 nanometri, AMD vuole riconquistare quella perdita di mercato subita con l’introduzione da parte di Intel del multicore, poiché all’epoca non riuscì ad eguagliare le prestazioni ed efficienza della concorrenza.
AMD Ryzen 7 3800X
La serie Ryzen 3000 è la risposta di AMD ad Intel per il settore gaming, conquistando maggiore spazio nel mercato dei PC Desktop.
Dei processori presentati, troviamo il Ryzen 7 3800X; 8 core, 16 threads con frequenza di 3,9 Ghz ed un boost che raggiunge i 4,5 Ghz, il tutto con un TDP di 105 Watt. Un’offerta molto interessante questa di AMD, ad un prezzo contenuto e diretto a logorare posto alla concorrenza, ma non propriamente nell’ambito gaming.
Infatti per il momento questo processore non sembra riuscire nello scopo. Il problema potremmo individuarlo nella mancanza dei fimware della scheda madre attualmente troppo grezzi e limitanti le prestazioni, ma non solamente. Da considerare anche che il modello Ryzen 7 3800X non presenta dei miglioramenti nettamente superiore al 3700X. Anzi i due processori hanno comportamenti molto simili, offrendo prestazioni quasi eguagliabili. Sul piano del confronto con la concorrenza, il 3800X offre miglioramenti sensibili sui carichi ed efficienza del lavoro con il threads.
Parliamo di rendering e codifica dove batte l’I7 3900K. Non uguale risultato nell’ambito gaming; Intel mantiene il suo posto senza essere effettivamente troppo minacciato. Il Ryzen 3800X è una soluzione molto interessante quando il carico di lavoro richiede una particolare efficienza sul piano del multicore. Inoltre l’interfaccia PCIe 4.0 permette di fornire miglioramenti per quanto riguarda la velocizzazione delle attività quotidiane di trasferimento file, ma per quanto riguarda i giochi non comporta nessun guadagno.
Dunque, il Ryzen 7 3800X non si presenta come una reale minaccia per Intel per l’ambito videoludico, ma lo rappresenta quando il multicore deve sprigionare la sua potenza per il lavoro.